Inps, brutte notizie per i trentenni di oggi

Arrivano brutte notizie per i trentenni di oggi da parte dell’Inps, la situazione legata alla loro pensione si potrebbe presto inasprire.

Il simulatore “Pensami” ha specificato come chi oggi ha trent’anni si potrebbe trovare a dover lavorare fino ai 70 anni o addirittura oltre.

Inps cosa accade?
Inps, brutte notizie per i giovani (ANSA) Micalo.it

Le nuove regole sono state lanciate dalla Legge di Bilancio con delle sorprese spiacevoli che non ci potevamo aspettare. Chi ha iniziato da poco a lavorare rischia seriamente che di non andare in pensione e di dover continuare a lavorare anche durante la terza età per riuscire ad assolvere a tutte le sue necessità. Questo ha ovviamente lanciato un’allarme non irrilevante.

L’Inps ha sottolineato in un messaggio che sono stati aggiornati quelli che sono gli adeguamenti agli incrementi alla speranza di vita con requisiti pensionistici legati alla base dello scenario Istat mediano di uno scenario demografico relativo alle tendenze da analizzare su lungo e medio termine.

Viene specificato inoltre come tutti gli aggiornamenti in merito sono consultabili sul sito istituzionale del Ministero dell’Economia e delle finanze, a partire dal piano elaborato dalla Ragioniera Generale di Stato che è stato pubblicato a dicembre del 2023.

Inps, brutte notizie per i giovani

È stata pubblicata una simulazione per la pensione di chi ha oggi 30 anni e ha iniziato a lavorare da poco tempo. Nel caso questi abbia versato 20 anni di contributi e maturato un assegno superiore a una certa soglia, tre volte l’importo mensile dell’assegno sociale nel 2024, per una cifra totale di 1603.23 euro, potrà andare in pensione a 66 anni e 8 mesi.

Inps e brutte notizie
Brutte notizie dall’Inps (ANSA) Micalo.it

Chi invece non è riuscito a versare almeno 20 anni di contributi si troverà a dover lavorare fino a 74 anni. Una notizia che sicuramente non ci si poteva aspettare e che sposta decisamente le carte in tavola rispetto a quello che accade in questo preciso momento.

Il simulatore ha parlato di un uomo nato all’inizio del 1994 e che ha iniziato a lavorare all’inizio del 2022. Dei numeri dunque che creano un po’ di preoccupazione per chi si appresta a lavorare per i primi anni della sua vita.

Sebbene i numeri non siano di certo incoraggianti va specificato che oggi ci troviamo di fronte a un periodo di grandi mutamenti con la speranza che qualcosa possa ulteriormente cambiare nei mesi da qui a venire. Anche se pare davvero difficile pensare di poter uscire da una situazione che per molte famiglie si sta per fare davvero complicata.

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