Se ti dicessi che puoi vivere per sempre cosa risponderesti? Ebbene, secondo la ricerca scientifica presto si potrà fare!
L’invecchiamento è un processo inevitabile o può essere sconfitto? Sin dalla sua apparizione sulla Terra, l’uomo ha sempre dovuto affrontare il ciclo della vita che si è sempre concluso con lo stesso finale: la morte. Ebbene, per José Luis Cordeiro questo destino può essere cambiato, l’uomo può diventare immortale. E no, non è un film di fantascienza.
José, futurista e co-autore del libro “The Death of Death”, è convinto che l’umanità stia per raggiungere l’immortalità biologica grazie ai progressi tecnologici. Secondo lui, entro il 2045, potremmo essere in grado di trattare l’invecchiamento e rendere la morte una scelta per chi avrà accesso alle nuove terapie di ringiovanimento. È vero che l’idea di vivere per sempre è stata una fantasia umana per millenni, dalle storie di Gilgamesh alla ricerca della fonte della giovinezza. Eppure grazie alle nuove tecnologie potrebbe diventare realtà.
Iniziamo con il dire che questa previsione si basa su due punti fondamentali: l’esistenza di organismi immortali in natura e l’avanzamento di tecnologie come l’intelligenza artificiale, la nanotecnologia, la biotecnologia e le neuroscienze. Secondo Cordeiro, ciò che era solo un sogno potrebbe diventare realtà, grazie ai progressi nella rigenerazione dei tessuti, nelle terapie con cellule staminali, nella stampa 3D di organi e nelle terapie genetiche. Questi sviluppi promettono di cambiare radicalmente il nostro modo di affrontare l’invecchiamento.
Molti pensano che l’invecchiamento sia un processo naturale e inevitabile. Ma Cordeiro non è d’accordo. Se la scienza ha già risolto problemi come le malattie e la perdita della vista con l’età, perché non dovrebbe riuscire a sconfiggere anche la vecchiaia? Esistono organismi in natura, come alcune meduse, che non invecchiano mai o addirittura ringiovaniscono. Forse, il segreto per vivere eternamente è già scritto nel nostro DNA. Dobbiamo solo scoprire come decifrarlo.
Molti potrebbero pensare: anche se riuscissimo a sconfiggere l’invecchiamento, è davvero una cosa buona vivere per sempre? Questa domanda solleva molti dubbi etici. Alcuni vedono nello stop all’invecchiamento un’opportunità per liberare l’umanità dalla principale causa di sofferenza e morte. Altri, invece, temono che una vita senza fine possa perdere il suo significato e portare a una società divisa tra immortali e mortali.
Cordeiro, come molti che credono nel transumanesimo, ritiene che combattere l’invecchiamento sia un dovere morale. Se possiamo evitare la sofferenza, dobbiamo farlo. Non importa se questo significa sfidare l’ordine naturale delle cose: la natura ci ha dato il cervello per superarla.
Insomma, che si tratti di un sogno o di una realtà futura, la ricerca sull’invecchiamento sta avanzando rapidamente. Se Cordeiro ha ragione, potremmo vivere in un mondo in cui l’invecchiamento è solo un ricordo e la morte una scelta. Un mondo in cui potremo festeggiare il nostro cinquecentesimo compleanno con la stessa energia dei trent’anni. Un mondo dove l’unico limite alla nostra vita sarà la nostra immaginazione. Sembra fantascienza? Forse. Ma se fosse vero? Siete pronti a vivere per sempre?
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