Se a pagare le spese della ristrutturazione di una casa è l’usufruttario sarà concessa la detrazione per recuperare parte della somma?
L’usufrutto è un diritto reale di godimento di un bene altrui al pari (o quasi) del legittimo proprietario. Sulla carta il proprietario è il legittimo titolare del bene ma di fatto non può disporne come vorrebbe.
L’usufrutto svuota il diritto di proprietà del titolare del bene tanto da far associare a quest’ultimo la definizione di nudo proprietario. Cosa comporta questo “svuotamento” ai fini della detrazione per le spese di ristrutturazione di un immobile? Sappiamo bene che in caso di ristrutturazione è possibile accedere a diversi Bonus edilizi per poter recuperare parte della spesa tramite detrazione. Parliamo di interventi straordinari effettuati per riqualificare l’abitazione dal punto di vista energetico oppure per risanare un edificio o privarlo di barriere architettoniche.
I lavori costano parecchio e poter recuperare parte dell’importo speso è un’opportunità da non perdere. Se le spese vengono sostenute dall’usufruttuario e non dal proprietario si possono ugualmente detrarre? Per rispondere premettiamo che secondo la Legge l’usufruttuario non ha nessun obbligo di pagare interventi di manutenzione straordinaria mentre si deve occupare della custodia, dell’amministrazione e manutenzione ordinaria nonché le riparazioni straordinarie.
Detrazioni lavori di ristrutturazione pagati dall’usufruttuario
L’Agenzia delle Entrate con la Circolare numero 57/E/1998 ha ricordato che la detrazione IRPEF per il recupero edilizio di una casa spetta non solo al proprietario titolare dell’immobile ma anche ai soggetti con diritto reale sullo stesso come l’usufruttuario. Condizione necessaria è che questo abbia effettivamente pagato le spese di ristrutturazione.
Tale indicazione vale sia per i lavori effettuati su parti comuni condominiali richiesti dall’amministratore di condominio (con ripartizione delle quote di millesimi) sia per le spese inerenti l’abitazione stessa. Resta la stessa condizione, i lavori sulle parti comuni del condominio dovranno essere stati pagati dall’usufruttuario e non dal nudo proprietario.
Il nominativo di chi ha diritto di godimento del bene dovrà risultate nell’attestazione rilasciata dall’amministratore condominiale sulla spesa detraibile da ogni singolo condomino. L’attestazione, infatti, deve riportare il nome di chi ha diritto alla detrazione. Tale detrazione, ricordiamo, si otterrà riportando l’importo nella dichiarazione dei redditi.
Sarà pari al 50% sfruttando il Bonus ristrutturazione e la somma si recupererà in dieci anni con rate annuali di pari importo. Nel 2025 l’aliquota scenderà fino al 36% così come il limite di spesa massimo (da 96 mila euro a 48 mila). Meglio approfittare subito del Bonus.