Il 730 si trasforma in una mini rendita per più anni: il trucco da sfruttare subito

Il 730 si trasforma in una mini rendita per più anni. Questo è possibile grazie ad un trucco da sfruttare subito, fai molta attenzione.

Ogni anno, la dichiarazione dei redditi è per molti contribuenti un momento importante per fare i conti con le tasse. Tuttavia, il modello 730/2024 può diventare un vero e proprio salvadanaio per chi sa come sfruttare le opportunità offerte dalla normativa fiscale italiana.

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Esistono, infatti, diverse spese che possono essere portate in detrazione o deduzione per più anni. Le quali permettono di ottenere un rimborso continuo dell’Irpef e aumentare così i risparmi. Scopriamo insieme come è possibile e quanto sarà l’importo.

Il 730 si trasforma in una mini rendita: sveliamo il trucco per ottenerla

Una delle prime spese da considerare riguarda i versamenti nel fondo pensione. La legge italiana prevede che sia possibile portare in deduzione i contributi versati fino a un massimo di 5.164,57 euro all’anno. Le deduzioni riducono la base imponibile e, di conseguenza, abbassano l’imposta da pagare.

Per i lavoratori alla prima occupazione, il beneficio può essere ancora maggiore. Il comma 6 dell’articolo 8 del d.lgs 252/2005 permette di aumentare il limite di deducibilità di 2.582,29 euro annui per un periodo massimo di 20 anni. Nei primi 5 anni di lavoro, è possibile accumulare i residui di deduzione non utilizzati e portarli in deduzione per i successivi 20 anni. Ad esempio, se un lavoratore versa solo 1.000 euro nel fondo pensione in un anno, può accantonare la deduzione non utilizzata di 4.164,57 euro e usarla negli anni successivi.

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Anche le spese sanitarie possono essere una fonte di risparmio fiscale continuo. Normalmente, queste spese danno diritto a una detrazione del 19% del loro costo, al netto di una franchigia di 129,11 euro. Tuttavia, se le spese sanitarie annuali superano i 15.493,71 euro, è possibile suddividere la detrazione in quattro quote annuali costanti e di pari importo.

Questo è particolarmente utile quando si affrontano spese sanitarie elevate e si desidera spalmare il beneficio fiscale su più anni per massimizzare il rimborso. La scelta di ripartire la detrazione deve essere fatta al momento della presentazione della prima dichiarazione dei redditi utile.

I bonus edilizi sono un’altra opportunità per ottenere rimborsi Irpef a lungo termine. Non è più possibile avvalersi della cessione del credito o dello sconto in fattura, ma le detrazioni fiscali rimangono una valida alternativa. Ecco alcuni esempi:

  • Bonus ristrutturazione: Prevede una detrazione del 50% su una spesa massima di 96.000 euro, ripartita in 10 rate annuali di uguale valore.
  • Ecobonus: Consente di ottenere una detrazione fino al 65% delle spese sostenute, anch’essa ripartita in 10 rate annuali.
  • Superbonus: La detrazione può essere ripartita in 4 anni, ma con il Decreto Cessioni del febbraio 2023, i contribuenti che hanno sostenuto le spese nel 2022 possono optare per una detraibilità in 10 anni.

Può capitare di dimenticare di inserire alcune spese detraibili nella dichiarazione dei redditi. In questi casi, è possibile presentare una dichiarazione integrativa entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione originaria. Questo permette di recuperare le detrazioni dimenticate e ottenere il rimborso spettante.

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